Commenti
Camilla Ravera, una «quarantena» lunga una vita
Anniversario Arrestata nel 1930, ha il primato di quarantena durato 4795 giorni di prigione. Prima, divenne dopo Gramsci la segretaria del Pci, con il fardello organizzativo dei collegamenti con i responsabili regionali, la pubblicazione de l’Unità, le infinite riunioni
Anniversario Arrestata nel 1930, ha il primato di quarantena durato 4795 giorni di prigione. Prima, divenne dopo Gramsci la segretaria del Pci, con il fardello organizzativo dei collegamenti con i responsabili regionali, la pubblicazione de l’Unità, le infinite riunioni
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 aprile 2020
La chiusura in casa da «quarantino» ha fatto saltare decine di appuntamenti per il 75° della Liberazione, suscitando però una nuova curiosità: raccontare la storia di uomini e donne vittime del virus fascista di allora e sottoposte alla durissima segregazione, durata in alcuni casi più di dieci anni. Il primo nome che mi viene in mente è quello della maestrina di Acqui, Camilla Ravera, arrestata il 10 luglio 1930, ad Arona, e detenuta in tante galere, ininterrottamente sino all’agosto 1943. Un primato di quarantena durato 4795 giorni, condiviso in luoghi e tempi diversi con illustri compagni, colpiti dallo stesso virus,...