Visioni
Camorra Sound, la storia di Napoli nelle sue canzoni
Scaffali Dalla sceneggiata a Nino D’Angelo fino al grido delle periferie, il libro di Daniele Sanzone si interroga sul rapporto tra i musicisti e clan
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Scaffali Dalla sceneggiata a Nino D’Angelo fino al grido delle periferie, il libro di Daniele Sanzone si interroga sul rapporto tra i musicisti e clan
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 21 agosto 2014
«Fin dal primo album A camorra song io ho continuato a chiedermi come mai i musicisti napoletani non hanno quasi mai preso una posizione netta contro i clan, come mai non sia mai stato un tema centrale nella sterminata produzione musicale della città». Questo interrogativo scorre lungo Camorra sound (Magenes, 189 pag, 12 euro) di Daniele Sanzone, voce della band ‘A67. >In principio era la sceneggiata. Siamo nel 1919, lo stato impone forti tasse sugli spettacoli di varietà e allora le compagnie mettono in scena le canzoni di successo: nascono storie che intrecciano comicità, dramma, passione e canto intorno all’eterna...