Internazionale
Campagna anti-Lgbtqi del regime, arrestata l’attivista trans al-Kashif
Egitto Malak ha fatto del suo corpo uno strumento di lotta contro un sistema di potere che nega e reprime. La famiglia teme che sia in un carcere maschile dove è forte il rischio di subire abusi
Egitto Malak ha fatto del suo corpo uno strumento di lotta contro un sistema di potere che nega e reprime. La famiglia teme che sia in un carcere maschile dove è forte il rischio di subire abusi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 marzo 2019
Malak al-Kashif è stata trascinata via mercoledì dalla National Security, i temuti servizi di sicurezza egiziani, dalla sua casa a Giza. La 19enne, transessuale, è stata arrestata insieme ad altre 70 persone per la partecipazione alle proteste spontanee dopo l’incidente ferroviario alla stazione Ramses del Cairo che dieci giorni fa ha provocato quasi 30 morti. Famiglia e avvocato hanno diffuso la notizia dell’arresto insieme ai timori, fondati, di abusi e violenze nei confronti della giovane. La National Security non ha comunicato il luogo della detenzione: i familiari temono che sia incarcerata in una prigione maschile, visto che nei documenti di...