Italia
Campo 65: un luogo e una storia da salvare
Puglia Il campo viene istituito nel 1942 e accoglie fino a 12.000 prigionieri, il più grande d’Italia, nel ’43 diventa campo di addestramento per partigiani jugoslavi, dal ‘50 al ’62 centro di raccolta profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla costa Dalmata, dall’Africa, dall’Egeo
Campo 65 – Archivio privato G. Dambrosio, 2019
Puglia Il campo viene istituito nel 1942 e accoglie fino a 12.000 prigionieri, il più grande d’Italia, nel ’43 diventa campo di addestramento per partigiani jugoslavi, dal ‘50 al ’62 centro di raccolta profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla costa Dalmata, dall’Africa, dall’Egeo
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 agosto 2020
Percorrendo la statale 96, tra i centri popolosi di Altamura e Gravina di Puglia, in pieno Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ci si imbatte in un inusitato e inconsueto paesaggio fatto di resti di pietre, costruzioni diroccate incastonate nell’originale e unico paesaggio murgiano, torrette, altane, filo spinato ed altro, segni che rimandano al passato recente, ormai quasi del tutto ignorato dalle popolazioni circostanti. Eppure questo luogo insieme ad altri dell’Alta Murgia (Campo di prigionia di Casale della Prima Guerra Mondiale e le 10 ex basi missilistiche dotate di potenti testate nucleari, i missili ‘Jupiter,’installate tra il 1959 e il 1962 puntate...