Italia
Camusso a piedi scalzi: Cambiare Dublino
Venezia La segretaria Cgil: «Ribadiamo che è prioritario trovare delle regole comuni europee. Ma quello che sconvolge, di chi vorrebbe fermare i flussi migratori, è il fatto che accettano tranquillamente le politiche liberiste: delle due l’una. Perché non puoi sostenere la globalizzazione liberista e poi voler fermare le migrazioni»
Venezia La segretaria Cgil: «Ribadiamo che è prioritario trovare delle regole comuni europee. Ma quello che sconvolge, di chi vorrebbe fermare i flussi migratori, è il fatto che accettano tranquillamente le politiche liberiste: delle due l’una. Perché non puoi sostenere la globalizzazione liberista e poi voler fermare le migrazioni»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 12 settembre 2015
Antonio SciottoINVIATO A VENEZIA
Anche Susanna Camusso ha tolto le scarpe e percorre il viale che da Santa Elisabetta, l’imbarcadero del Lido, porta fino al Casinò. È venuta con tanti militanti della Cgil: gli organizzatori della Marcia spiegano che il sindacato ha dato un bel contributo alla riuscita, sostenendo alcune spese di viaggio. «Abbiamo condiviso l’appello delle donne e degli uomini scalzi – spiega – perché ci è sembrato un bel simbolo, positivo, che parla di persone e famiglie in fuga verso la sicurezza e la libertà. Mentre in Europa, tra fili spinati e pennarelli, sono ricomparsi purtroppo simboli terribili». Secondo la numero uno...