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Cannabis, a Trento una sentenza storica

Fuoriluogo Il giudice riconosce che «l’attività di coltivazione e detenzione era priva di qualsiasi finalità di spaccio, sicché difetta un elemento costitutivo della fattispecie, con conseguente assoluzione perché il fatto non sussiste»

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 giugno 2018
La sentenza interviene su una vicenda (una delle tante) relativa alla coltivazione di piante di cannabis. Coltivazione domestica, accertata a seguito di una perquisizione avvenuta nell’agosto 2016. Si trattava di una ventina di piante con discreto contenuto di Thc; già pienamente sviluppate. Niente quindi a che vedere con vicende di piante prive del principio attivo perché non ancora giunte a maturazione. X (così lo chiamiamo) dichiara che l’uso della cannabis è per fini terapeutici. Successivamente alla perquisizione  entra in vigore la normativa trentina che prevede in determinati casi – rigorosamente accertati e documentati dall’Azienda Sanitaria – l’erogabilità di preparazioni galeniche a base di cannabis con costi a carico...

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