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Canone e pubblicità, un mostro a due teste

Canone e pubblicità, un mostro a due teste

Rai Lo scandalo sta negli stipendi pagati con i soldi pubblici, ma la Rai ha ben poco del servizio pubblico e non deve ingannare che l’azienda continui a essere finanaziata anche dal canone

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 28 luglio 2016
Ma l’amministratore delegato della Rai deve rispondere come portavoce di una società che deve produrre profitto, o piuttosto come garante di un servizio pubblico che, almeno sulla carta, dovrebbe rappresentare il complemento della pubblica istruzione? La natura ibrida della Rai, sospesa tra una funzione educativa finanziata dal canone e una funzione produttiva/espansiva, finanziata dalla pubblicità, è una matrice di continui equivoci e compromessi. Il motivo è semplice. Siamo in un’epoca di transizione, tra una concezione europea dello stato come stato sociale, ad una concezione liberista di stato minimo. Conserviamo le strutture portanti dello stato sociale, compresa quella costituzione che dovremmo...

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