Visioni

Canova, lo scultore che si fa designer

Canova, lo scultore che si fa designer

In sala Dal 18 al 20 marzo, si potrà vedere al cinema il documentario di Francesco Invernizzi sulla vita e le opere dell'artista, scandagliando ogni particolare di bozzetti, gessi e statue custodite alla Gipsoteca di Possagno

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 marzo 2019
Quando Juliette Recamier, la bella nobildonna francese che animava i salotti francesi giunse in Italia, si precipitò nello studio romano di Antonio Canova, in via delle Colonnette. Al suo cospetto, si presentò un uomo piccolo, impolverato, con un berretto di carta in testa, scalpello e martello in mano, «i miei strumenti poetici», si giustificò. Quell’atelier, «stanza» di intensa sosta per gli intellettuali – scrittori, artisti e filosofi – che alla ricerca di sublimi tracce del mondo classico compivano il Grand Tour, alla morte dell’artista cadde in disuso. Ma le opere (bozzetti, gessi e marmi) tornarono a Possagno, dopo un viaggio...

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