Lavoro

«Capanon» occupato: giù le mani dalla nostra storia

«Capanon» occupato: giù le mani dalla nostra storiaGli «occupanti» del capannone sindacale a Marghera (Venezia)

Rabbia Petrolchimica A Marghera Eni ha svenduto al sindaco Brugnaro lo storico capannone sindacale. La Cgil: è una doppia dismissione, industriale e culturale

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 maggio 2022
Cinquantadue anni di storia svenduti sotto banco. La dismissione del capannone sindacale di Marghera da Eni al comune di Venezia guidato da quel condensato di destra e populismo che è Luigi Brugnaro ha risvegliato la reazione operaia nella ex capitale della chimica italiana. Da giovedì, giorno in cui la delibera comunale è stata approvata, centinaia di operai, sindacalisti e studenti hanno deciso di occupare giorno e notte lo storico capannone sindacale di Marghera. Nel 1970, stanca delle continue manifestazioni, presidi e proteste per strada e davanti gli stabilimenti, l’Eni decise di costruire un capannone per le assemblee sindacali: trecento posti...

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