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Capitane coraggiose e movimenti
FEMMINISMO Da Carola Rackete a Megan Rapinoe, non è un caso che siano donne a lottare contro le politiche disumane dei governi riguardo i migranti e la «nuda vita»
In piazza a Berlino a sostegno di Carola Rakete foto afp
FEMMINISMO Da Carola Rackete a Megan Rapinoe, non è un caso che siano donne a lottare contro le politiche disumane dei governi riguardo i migranti e la «nuda vita»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 luglio 2019
Nel suo articolo sull’ultimo numero de L’Espresso (del 7 luglio 2019, «Il dissenso è donna», Michela Murgia parla di un protagonismo femminile, che va da Malala, Nadia Murad, Greta Thunberg, fino a Carola Rackete. E osserva giustamente che ciò che le accomuna è aver agito «non contro persone ma contro sistemi, contro un potere che si manifesta in modo violento qualunque forma assuma. Ma quando è il potere stesso, forte di un ampio consenso popolare, a prendere un corpo e un volto riconoscibili – come nel caso di Trump e Salvini- è inevitabile che anche chi vi si oppone diventi...