Internazionale
Capolinea britannico per Assange, è l’ultima chance per dire no agli Usa
Il processo Se estradato il giornalista-attivista che ha rivelato verità scomode sulle invasioni di Afghanistan e Iraq rischia 175 anni di carcere. Anche Corbyn alla mobilitazione di fronte al tribunale in cui va in scena l’appello decisivo
Protesta davanti alla Royal Courts of Justice prima dell'udienza di appello per l'estradizione di Julian Assange a Londra – foto Ansa
Il processo Se estradato il giornalista-attivista che ha rivelato verità scomode sulle invasioni di Afghanistan e Iraq rischia 175 anni di carcere. Anche Corbyn alla mobilitazione di fronte al tribunale in cui va in scena l’appello decisivo
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 21 febbraio 2024
Leonardo ClausiLONDRA
C’erano centinaia di persone ieri sullo Strand, davanti alle Royal Courts of Justice di Londra, dove Julian Assange si gioca l’ultima chance di non essere estradato negli Stati Uniti. Pacificamente ma rumorosamente piazzati all’ingresso con cartelli, nastri, striscioni colorati, bandiere (alcune palestinesi, una irlandese). C’era anche Jeremy Corbyn. Ed era pieno di giornalisti – soprattutto tedeschi, australiani, americani. Il cinquantaduenne Assange è un giornalista dopotutto, e una sua estradizione (leggi condanna) negli Stati Uniti costituirebbe un deleterio precedente per la libertà di stampa nelle cosiddette democrazie liberali intente a stracciarsi le vesti per la terribile sorte di Aleksej Navalny. TRA...