Lavoro
Caporalato senza fine. In Calabria il sistema continua a prosperare
Il caso Ad un posto di blocco trovati i migranti stipati nei portabagagli Undici denunce tra cui tre titolari aziende: 10 euro per 10 ore. Nel 2016 la morte di un bracciante rumeno. A tre anni di distanza la situazione è peggiorata: molti migranti pur di lavorare arrivano a comprarsi il posto
Il caso Ad un posto di blocco trovati i migranti stipati nei portabagagli Undici denunce tra cui tre titolari aziende: 10 euro per 10 ore. Nel 2016 la morte di un bracciante rumeno. A tre anni di distanza la situazione è peggiorata: molti migranti pur di lavorare arrivano a comprarsi il posto
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 marzo 2019
Silvio Messinetti CASTROVILLARI (CS)
Se vuoi lavorare, soprattutto se sei straniero, devi per forza farlo sotto i caporali. Non c’è altra soluzione a queste latitudini. Nella piana di Sibari, in tutto lo Jonio cosentino, e ancor più su fino in Lucania, nei campi di Scanzano e Metaponto, sono i caporali a trattare con i proprietari e quindi sono loro che forniscono la manodopera. Se vuoi lavorare in agricoltura devi sottostare ai loro ricatti. LAVORI MEDIAMENTE DALLE 7 del mattino fino alle 5 del pomeriggio nella raccolta degli agrumi ed il massimo che riesci a portare a casa sono 10 euro al giorno. Dieci ore...