Italia

Carcere, l’acqua fresca di Bonafede per arginare l’emergenza in cella

Carcere, l’acqua fresca di Bonafede per arginare l’emergenza in cella

Giustizia Le misure nel decreto «Cura Italia»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 17 marzo 2020
Detenzione domiciliare, «su istanza», per i detenuti che abbiano da scontare pene residue inferiori ai 18 mesi, che non abbiano commesso reati di mafia, che non siano «delinquenti abituali, professionali o di tendenza», che non siano sottoposti a sorveglianza speciale e non abbiano procedimenti disciplinari pendenti (di qualunque peso e gravità); braccialetti elettronici, «ove disponibili» (ma non sono disponibili), per controllare ai domiciliari i condannati maggiorenni «la cui pena da eseguire non sia superiore ai sei mesi». Licenze per i detenuti già in semilibertà, da concedere fino al 30 giugno. Sono le uniche misure contenute nel decreto legge «Cura Italia»...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi