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Carcere, «negare i permessi premio è punizione ulteriore»

Carcere, «negare i permessi premio è punizione ulteriore»

Reati ostativi La motivazione della Consulta per la sentenza di incostituzionalità dell’art.4 bis che nega automaticamente i benefici penitenziari agli ergastolani non collaboranti

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 5 dicembre 2019
«Il detenuto per un reato di associazione mafiosa e/o di contesto mafioso può essere “premiato” se collabora con la giustizia ma non può essere “punito” ulteriormente – negandogli benefici riconosciuti a tutti – se non collabora». Viceversa, non basta che sia un “detenuto modello”, che aderisca ai programmi di rieducazione o che dichiari la dissociazione ai clan mafiosi di cui era sodale, perché l’ergastolano non collaborante possa automaticamente accedere ai benefici penitenziari. Lo spiega la Corte costituzionale nelle motivazioni, depositate ieri, della sentenza con la quale, il 23 ottobre scorso, è stato dichiarato incostituzionale quella parte dell’art. 4 bis comma...

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