Politica
Carceri, la giudice Silvia Albano: «Serve un atto di clemenza, ma bisogna muoversi ora»
Giustizia Intervista alla presidente di Magistratura democratica: «La situazione è gravissima, ma i detenuti non sono un elettorato di riferimento. Nordio diceva di essere a favore del diritto penale minimo, ma in tutta evidenza non è così: ha abolito l’abuso d’ufficio, ma il governo continua a criminalizzare il dissenso»
Giustizia Intervista alla presidente di Magistratura democratica: «La situazione è gravissima, ma i detenuti non sono un elettorato di riferimento. Nordio diceva di essere a favore del diritto penale minimo, ma in tutta evidenza non è così: ha abolito l’abuso d’ufficio, ma il governo continua a criminalizzare il dissenso»
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 31 luglio 2024
«La situazione è talmente grave che deve essere affrontata subito, immediatamente». Silvia Albano, giudice al tribunale di Roma e presidente di Magistratura democratica esordisce così parlando di carcere. L’emergenza, del resto, è conclamata: il numero dei suicidi tra i detenuti è spaventoso (61), le rivolte si susseguono a ritmo quotidiano, il numero di atti di autolesionismo non si riesce nemmeno a calcolare, i garanti dei detenuti un giorno sì e l’altro pure fanno presente che così proprio non è possibile andare avanti. Albano, la questione carceraria è decisamente esplosa. Direi di sì, per questo bisogna muoversi adesso per ridurre la...