Alias Domenica
Carlo Belli e il ricercare mediterraneo
Carlo Belli Critico d’arte, archeologo, teorico votato alla modernità in pieno fascismo, Carlo Belli propone il «mare nostrum» come luogo topico di ogni futuro
Una delle Korai di Fausto Melotti
Carlo Belli Critico d’arte, archeologo, teorico votato alla modernità in pieno fascismo, Carlo Belli propone il «mare nostrum» come luogo topico di ogni futuro
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 17 maggio 2015
In una presentazione di una possibile mostra delle sue fantasie giovanili, disegni rivolti tutti ai miti del Mediterraneo, e tutti all’insegna delle facoltà esaltate da Plinio il Vecchio: acre ingenium, incredibile studium, summa vigilantia, Carlo Belli mescola Ippocrito, Fedra, Elena di Troia, Europa in groppa al toro, Apollo in apparizione, il Minotauro, ai fantasmi dechirichiani del periodo ferrarese, a Bach e a Strawinsky, a un progettato auditorium di Sabaudia, ai contrappunti di Melotti, alle linee toujours en danger de mort di Cocteau, agli artefici dei vasi a fondo bianco della ceramica attica. Qui il disegno diventa capace di sintesi impensate:...