Cultura

Carlos Garaicoa, la violenza della Storia non è necessaria

Carlos Garaicoa, la violenza della Storia non è necessariaLe radici del mondo, 2018

Intervista Parla l'artista cubano e spagnolo di adozione: è ospite al Lerici Music Festival con la sua mostra «Memotopography». «'In Abismo' l’ho ideato mentre ero a Monaco, molto vicino all’appartamento dove ha vissuto Hitler. In quei giorni mia moglie era impegnata a provare l’opera di Messiaen, scritta e presentata nel 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, quando il compositore era prigioniero. Mentre la ascoltavo, ho visualizzato le mani di Hitler, che lui muoveva come un direttore d’orchestra. Mi colpiva questa ambiguità, questa relazione tra potere ed arte»

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 25 luglio 2024
Partitura Lavora nei punti di incrocio fra diverse discipline, Carlos Garaicoa, mantenendo sempre come riferimento il senso dei luoghi e delle architetture. Estrae le zone d’ombra e ne fa l’uscio su un precipizio. Per questo la sua poetica è profondamente politica. Occasione per ammirare la forza del discorso di questo artista, classe 1967, cubano di nascita e spagnolo di adozione, è al Lerici Music Festival, dal 26 luglio all’11 agosto. In tre sale della settecentesca Villa Marigola, si snoda infatti Memotopography, curata da Carlo Orsini in collaborazione con Galleria Continua. Sono installazioni sonore e scultoree. «Ho sempre avuto un rapporto...

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