Europa
Carlotta Sami: «Accoglienza al collasso»
Intervista La portavoce dell’Unhcr: «Se c’è un allarme da lanciare, è questo». E sull'indisponibilità di tanti comuni non ha dubbi: «Se tutti collaborassero lasceremmo la parola "emergenza" per fenomeni di ben più ampia portata»
Porto di Augusta, ieri, lo sbarco dei migranti tratti in salvo di fronte alle coste della Calabria – LaPresse
Intervista La portavoce dell’Unhcr: «Se c’è un allarme da lanciare, è questo». E sull'indisponibilità di tanti comuni non ha dubbi: «Se tutti collaborassero lasceremmo la parola "emergenza" per fenomeni di ben più ampia portata»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 23 aprile 2015
«Dopo il dramma che si è consumato nel canale di Sicilia, il panorama è preoccupante e la pressione è molto forte sui paesi che confinano con quelli che oggi sono porti di partenza per la stragrande maggioranza dei migranti. Parlo di Turchia, Egitto, Tunisia e Libano. Ma anche della stessa Libia, un paese in cui regnano la violenza quotidiana e i network che gestiscono il traffico di esseri umani». Non usa proclami di guerra né facili poemi pietistici Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. «I paesi chiamati per primi a...