Visioni

«Caro diario», la prima persona di una lingua comune resistente al tempo

«Caro diario», la prima persona di una lingua comune resistente al tempo

Cinema ritrovato Torna in sala domani il film di Nanni Moretti del 1993 vincitore del premio alla miglior regia a Cannes, restaurato in 4K. I giri in Vespa a Roma d’estate, le Eolie, la malattia

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 ottobre 2020
«Caro diario c’è una cosa che mi piace fare più di tutte …» confida ai fogli bianchi del quaderno Nanni Moretti, l’istante dopo eccolo volteggiare in Vespa nelle strade di Roma, sui viali intorno al Gianicolo e a Monteverde fino ai lotti popolari della Garbatella che è il suo quartiere preferito. E intrufolarsi nei portoni e nei cortili – magari con la scusa che sta preparando un film, «la storia di un pasticcere trotskista nell’Italia degli anni ’50, un musical» – perché le case gli piace guardarle pure dentro. Fantasticare con la compagna sugli attici troppo cari, attraversare il ponte...

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