Lavoro
Carocci, la scelta del male minore: accordo dopo 10 ore di trattative
Editoria La minaccia di licenziamento di diciassette persone (su 32), tra editor e personale amministrativo, è venuta meno. Sette torneranno al lavoro, dieci andranno in Cigs per un anno. I sindacati: "Il prezzo pagato dai lavoratori è altissimo". Ma la crisi del gruppo del Mulino, tra i maggiori editori universitari italiani non è finita
/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/01/14/15eco1 carocci in sciopero
Editoria La minaccia di licenziamento di diciassette persone (su 32), tra editor e personale amministrativo, è venuta meno. Sette torneranno al lavoro, dieci andranno in Cigs per un anno. I sindacati: "Il prezzo pagato dai lavoratori è altissimo". Ma la crisi del gruppo del Mulino, tra i maggiori editori universitari italiani non è finita
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 15 gennaio 2015
Dopo oltre dieci ore di trattativa, dalle 18 di martedì alle 5 di ieri, a Roma è stata firmata una bozza di accordocon il management del Mulino è stata ratificata dall’assemblea dei lavoratori in sciopero della casa editrice romana Carocci. La minaccia di licenziamento di diciassette persone (su 32), tra editor e personale amministrativo, è venuta meno. Sette torneranno al lavoro, dieci andranno in Cigs per un anno. Per loro, informa la Rsu della casa editrice romana, sono previste otto mensilità di esodo incentivato, 1500 euro lordi per ogni carico familiare, i mesi di preavviso. Dopo dovrebbe subentrare la mobilità...