Cultura
Carol J. Adams e l’attivismo come antidoto alle semplificazioni
SAGGI In attesa della traduzione del volume "The Sexual Politics of Meat: A Feminist-Vegetarian Critical Theory" del 1990, la teorica e attivista statunitense, tiene alta l'attenzione sulla intersezione tra animalismo e femminismo
Isabel Costa, Destroyers
SAGGI In attesa della traduzione del volume "The Sexual Politics of Meat: A Feminist-Vegetarian Critical Theory" del 1990, la teorica e attivista statunitense, tiene alta l'attenzione sulla intersezione tra animalismo e femminismo
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 agosto 2016
«Tanto tempo fa, la gente pensava che il cibo vegano non fosse gustoso e che le femministe fossero delle puritane». Sono alcune delle considerazioni che Carol J. Adams annota nella prefazione al suo volume più famoso, The Sexual Politics of Meat: A Feminist-Vegetarian Critical Theory, a vent’anni dalla sua prima pubblicazione e in cui raccoglie le precedenti prefazioni, dando quindi il passo di una discussione in itinere. Altre edizioni sono seguite ed è sempre stata Adams, teorica femminista e vegana, a raccontare ciò che si è mosso nel frattempo nella discussione pubblica in merito a quella straordinaria intuizione, preparata, approfondita...