Cultura

Cartografia della paranoia

Cartografia della paranoia

Planisferi In "Carte come armi", Edoardo Boria spiega l'arbitrarietà delle mappe ufficiali e il loro ruolo nella costituzione dell'idea di nazione. Un'intervista

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 7 giugno 2013
La geografia rappresenta l’impalcatura archetipica del sapere. In principio, sotto forma di cosmologia, educava la memoria dell’uomo. Prima dello sviluppo della filosofia, fu il mito a spiegare quel mondo, Ghé, che i greci avrebbero imparato a disegnare, gráphein, per affermare il controllo sulla realtà. Strumento principe della disciplina è, da allora, la cartografia. Una carta, tuttavia, non può essere uno specchio del territorio: è per definizione una raffigurazione approssimata, ridotta e simbolica che implica una fisiologica arbitrarietà da parte dell’autore. Di qui l’uso strategico oggetto di indagine del libro Carte come armi (Edizioni Nuova Cultura, pp. 174, euro 24) di...

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