Politica
Cascina Spiotta, dubbi sull’uso dei trojan
Il processo L'avvocato Steccanella: «Un processo paradossale per una vicenda di cinquant'anni fa maturata in un contesto storico diverso, dove ad essere chiamati in causa sono degli ottantenni che hanno già fatto anni e anni di galera. Spero di trovare un giudice che applichi la legge»
Cascina Spiotta, foto Wikipedia
Il processo L'avvocato Steccanella: «Un processo paradossale per una vicenda di cinquant'anni fa maturata in un contesto storico diverso, dove ad essere chiamati in causa sono degli ottantenni che hanno già fatto anni e anni di galera. Spero di trovare un giudice che applichi la legge»
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 27 settembre 2024
Una valanga di eccezioni sull’udienza preliminare a carico di 5 ex Brigate Rosse (Renato Curcio, Pierluigi Zuffada, Lauro Azzolini e Mario Moretti) per la sparatoria di Cascina Spiotta, in provincia di Alessandria, dove nel 1975 persero la vita Mara Cagol e il carabiniere Giovanni D’Alfonso. Il punto cruciale del procedimento in corso a Torino è l’utilizzo del trojan grazie al quale la procura ha raccolto due intercettazioni che ritiene fondamentali. Secondo il difensore degli ex Br, Davide Steccanella, si tratterebbe di elementi non utilizzabili. «Un processo paradossale per una vicenda di cinquant’anni fa maturata in un contesto storico diverso –...