Internazionale
Caso Al Labadi, Israele e Giordania ai ferri corti
Arresti La giovane giordana di origine palestinese arrestata da Israele e detenuta senza processo fa lo sciopero della fame. Amman richiama l'ambasciatore a Tel Aviv
Arresti La giovane giordana di origine palestinese arrestata da Israele e detenuta senza processo fa lo sciopero della fame. Amman richiama l'ambasciatore a Tel Aviv
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 31 ottobre 2019
La vicenda della giovane giordana di origine palestinese, Heba al Labadi, 32 anni, condannata da un giudice militare israeliano a cinque mesi di detenzione “amministrativa” senza processo e accuse precise, è sfociata in una crisi diplomatica tra Israele e Giordania, paesi alleati ma con crescenti difficoltà di rapporto 25 anni dopo la firma del trattato di pace. Il ministro degli esteri di Amman, Ayman Safadi, ha richiamato in patria per consultazioni l’ambasciatore in Israele in segno di protesta per l’arresto di Heba al Labadi al quale si è poco dopo aggiunto quello di un altro cittadino giordano, Abed a-Rahman Marai,...