Italia
Caso Fiordiso, tutto da rifare. «Indagini lacunose»
Rigettata la richiesta di archiviazione per la morte in carcere del giovane salentino. Il pm «avrebbe dovuto disporre la riesumazione della salma e un esame autoptico»
– Foto di Cecilia Fabiano/Eidon
Rigettata la richiesta di archiviazione per la morte in carcere del giovane salentino. Il pm «avrebbe dovuto disporre la riesumazione della salma e un esame autoptico»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 8 ottobre 2016
Marilù Mastrogiovanni TARANTO
Antonio Fiordiso è morto in carcere l’8 dicembre 2015 e ancora oggi dopo quasi un anno di indagini non si sa perché. L’indagine è stata lacunosa e inesistente. Tutto da rifare, perché si possa stabilire «la causa o le cause» che l’hanno ridotto al simulacro di un essere umano nel carcere di Taranto. Pompeo Carriere, giudice per le indagini preliminari della Procura del capoluogo ionico ha accolto la richiesta di Oriana Fiordiso, zia di Antonio, che si era opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Lelio Festa, che aveva evidenziato una «insussistenza di profili di responsabilità penale» nella condotta...