Internazionale
Caso Mered, colpo di scena «generale»
Eritrea-Sudan-Italia-Gran bretagna Mentre si apre il processo al presunto mercante di uomini estradato dal Sudan, un’inchiesta del «Guardian» conferma il clamoroso scambio di persona ricostruito anche dal «manifesto»: il cittadino eritreo in carcere a Palermo non è "il Generale"
Il "vero" Mered, camicia bianca e cucchiaio in bocca, al matrimonio del nipote
Eritrea-Sudan-Italia-Gran bretagna Mentre si apre il processo al presunto mercante di uomini estradato dal Sudan, un’inchiesta del «Guardian» conferma il clamoroso scambio di persona ricostruito anche dal «manifesto»: il cittadino eritreo in carcere a Palermo non è "il Generale"
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 23 novembre 2016
Lorenzo TondoPALERMO
«L’uomo in carcere in Italia sta pagando al posto mio. E mi dispiace per lui». Lo scrive il famigerato trafficante di uomini Medhanie Yehdego Mered in una conversazione privata su Facebook con un amico di vecchia data. È quanto emerso da un’inchiesta esclusiva pubblicata ieri dal Guardian, nel giorno della prima udienza del processo al presunto mercante di uomini estradato lo scorso maggio dal Sudan. DA QUASI CINQUE MESI, una cella del carcere di Pagliarelli, nel capoluogo siciliano, ospita un giovane eritreo che i pm dicono essere Yehdego Mered, detto «il Generale», il più sanguinario tra i trafficanti in Libia....