Internazionale
Caso Mered, l’abbaglio è Generale
Rifugiati Da cinque mesi nel carcere di Pagliarelli a Palermo c’è un giovane eritreo. Per i pm sarebbe «il più sanguinario tra i mercanti di uomini in Libia». Ma fin dal suo arresto testimonianze di rifugiati e parenti smentiscono questa ricostruzione. Tutti sostengono che l’uomo catturato a Khartum non sia il temibile criminale
Migranti su una barca – Lapresse
Rifugiati Da cinque mesi nel carcere di Pagliarelli a Palermo c’è un giovane eritreo. Per i pm sarebbe «il più sanguinario tra i mercanti di uomini in Libia». Ma fin dal suo arresto testimonianze di rifugiati e parenti smentiscono questa ricostruzione. Tutti sostengono che l’uomo catturato a Khartum non sia il temibile criminale
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 ottobre 2016
Lorenzo TondoPalermo
Centoquarantatre giorni. Hiwett non smette di contare le albe dallo scorso 24 maggio, quando cinque poliziotti sudanesi si sono presi il fratello in un bar di Khartum. Incappucciato e spedito in Italia dove lo attende una cella e un lungo processo. «Abbiamo catturato Medhanie Yehdego Mered, il più feroce trafficante di uomini della storia», annunceranno gli inquirenti giorni dopo. Le immagini di un giovane eritreo, con i capelli arruffati, che scende mezzo addormentato le scale di un aereo a Fiumicino fanno il giro del mondo. Arrivano anche ad Oslo, dove Hiwett vive da 5 anni. La ragazza non crede ai...