Politica
Cassati o nel girone dei voti a perdere. L’ultimo repulisti degli ex Pci-Pds-Ds
Democrack La notte del lunghi bianchetti: Renzi e Fassino accompagnano i compagni all’uscita. Via tutti i dem passati per la Fgci, si salvano pochi, per lo più quelli trasformati in ultras del leader
Aprile 2007, Piero Fassino al congresso di scioglimento dei Democratici di sinistra – LaPresse
Democrack La notte del lunghi bianchetti: Renzi e Fassino accompagnano i compagni all’uscita. Via tutti i dem passati per la Fgci, si salvano pochi, per lo più quelli trasformati in ultras del leader
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 31 gennaio 2018
B. «Beccattini, Beni, Bianchi, Bolognesi». C. «Carloni, Coscia». F. «Filippi, Fiorio». Basta scorrere i gruppi parlamentari del Pd in ordine alfabetico per capire la dimensione del fenomeno. La ’M’, per esempio, è un’ecatombe. Manciulli, Manfredi, Maran, Marchi, Martini, Marroni, Martella, Meta, Miccoli, Marantelli. Tutti ex ds, in alcuni casi ex pds-ds, nella stragrande maggioranza ex pci-pds-ds, rimasti fuori dalle liste Pd per la XVIII legislatura. È ovvio che un Pd che passa da 378 eletti a 200 previsti deve lasciare a casa metà dei suoi. E che c’è anche una ragione statistica (erano la maggioranza) se il disboscamento si abbatte...