Cultura

Castellani, il ritmo del paesaggio lunare

Castellani, il ritmo del paesaggio lunare«Superficie rossa», 1963

Ritratti La scomparsa all'età di 87 anni dell'artista che inseguì l'azzeramento del linguaggio e che reinventò le superfici dei quadri, inserendo progressioni aritmetiche di chiodi sulle tele. Coerente per tutta la vita con quel suo alfabeto visivo, fu un astrattista lucido e rivoluzionario

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 3 dicembre 2017
«Volevo che ciò che facevo fosse indiscutibile, non interpretabile, qualcosa che è e basta. Così ho iniziato a interessarmi della tela con il rilievo, sensibilizzando la superficie per renderla percettibile. L’ho posta nel modo più impersonale possibile, suddividendo la tela in parti uguali con un reticolo geometrico elementare, proprio perché una imperfezione o uno spostamento da un allineamento non creasse un turbamento di questo fare impersonale». Lucido, rigoroso, seriale e ricercatore di grande coerenza concettuale, rimasto fedele a se stesso fino alla fine, Enrico Castellani (nato nel 1930 a Castelmassa, in provincia di Rovigo) se n’è andato in punta di...

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