Visioni

Castrignanò, memorie di pizzica dalle viscere della terra per «Masseria Boncuri»

Castrignanò, memorie di pizzica dalle viscere della terra per «Masseria Boncuri»

Musica popolare Con la partecipazione di Enzo Avitabile, un brano che rievoca, senza citarlo, un fatto di cronaca: la rivolta dei braccianti africani di Nardò, avvenuta dieci anni fa

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 luglio 2021
«Jeu me ’ntisu la matina, già vau straccu te la sira/dodici ure di fatìa, quattru sordi e na ciurnata/ Pimidori e sanginischi, alla Masseria Boncuri/ lu padrone sta allu friscu, capurale statte accorto (io mi alzo la mattina, sono già stanco della sera/dodici ore di lavoro, quattro soldi e una giornata/ Pomodori e angurie, alla Masseria Boncuri/Il padrone sta al fresco: caporale stai attento!)». Sotto il sole torrido del Salento, legioni di braccianti – in gran parte stranieri – lavorano tutta la giornata nelle campagne per la raccolta di pomodori, cocomeri e patate. Pagati a cottimo, questi giornalieri agricoli sono...

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