Europa
Catalogna, al voto spaccata a metà
Elezioni Oggi urne aperte, a due mesi dalla «storica» proclamazione della «Repubblica» il 27 ottobre. Si elegge il parlament, testa a testa tra la destra unionista di Ciudadanos e i «ribelli» di Esquerra republicana. Per i sondaggi sarà affluenza record, persino più alta del 77% di 2 anni fa
Barcellona, l’estelada sventola davanti al palazzo della Generalitat catalana
Elezioni Oggi urne aperte, a due mesi dalla «storica» proclamazione della «Repubblica» il 27 ottobre. Si elegge il parlament, testa a testa tra la destra unionista di Ciudadanos e i «ribelli» di Esquerra republicana. Per i sondaggi sarà affluenza record, persino più alta del 77% di 2 anni fa
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 dicembre 2017
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
Le elezioni dei 135 deputati del parlamento catalano che si celebrano oggi sono davvero eccezionali in molti sensi. Perché sono state convocate dal presidente del governo spagnolo e non dal presidente catalano, come è previsto dallo Statuto di Catalogna. E questo perché il governo spagnolo controlla il governo catalano, dopo averlo destituito grazie all’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione quasi due mesi fa. Si è trattato ancora di un inedito: la norma costituzionale non era mai stata usata prima, e che sia stata applicata per convocare elezioni è messo in discussione da molti costituzionalisti. Il partito En Comú Podem (la cui...