Italia
Catastrofe aquilana, la protesta si fa estrema
Macerie di democrazia La città è allo stremo. Dopo le dimissioni del sindaco Cialente, il direttore provinciale di Confcommercio si barrica con una tanica di benzina nella sede di Bankitalia e minaccia di darsi fuoco
La sede aquilana di Bankitalia, ieri – Reuters
Macerie di democrazia La città è allo stremo. Dopo le dimissioni del sindaco Cialente, il direttore provinciale di Confcommercio si barrica con una tanica di benzina nella sede di Bankitalia e minaccia di darsi fuoco
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 14 gennaio 2014
Serena GiannicoL'AQUILA
Sfinita e in balia di se stessa, L’Aquila. Un susseguirsi di accadimenti, giudiziari e amministrativi, hanno ridotto allo stremo una realtà già provata. Ieri una drammatica protesta si è consumata nella centralissima sede di Bankitalia, in piazza Duomo, a favore dei negozianti che operano nel capoluogo abruzzese e negli altri paesi del cratere sismico. Durante una riunione il direttore provinciale di Confcommercio, Celso Cioni, si è barricato nel bagno con una tanica di benzina e un accendino e ha minacciato di «darsi fuoco se il governo non rivedrà le condizioni del sistema bancario, almeno nei centri del cratere e della...