Cultura
Catastrofi immaginate che sono già presenti
Narratìva latinoamericana «Melma rosa», dell’uruguaiana Fernanda Trías per Sur. Domani alle 17 l'autrice sarà ospite a Ivrea per il festival «La grande invasione», con Daniele Cassandro
Marianne Nicolson, «The Harbinger of Catastrophe» (2017)
Narratìva latinoamericana «Melma rosa», dell’uruguaiana Fernanda Trías per Sur. Domani alle 17 l'autrice sarà ospite a Ivrea per il festival «La grande invasione», con Daniele Cassandro
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 giugno 2022
A Mario Levrero, scrittore grandissimo, non piaceva che la sua opera venisse inclusa nel fantastico o nella fantascienza (un equivoco, quest’ultimo, nato dal casuale esordio in una collana che conteneva numerosi titoli di science fiction), e a un intervistatore che gli domandava: «Dove ti collocheresti, allora?», rispose: «Perché vuoi incasellarmi?». LA STESSA RISPOSTA, forse, potrebbe darla oggi Fernanda Trías – nata a Montevideo come Levrero, di cui è stata amica, allieva e collaboratrice – a quanti hanno applicato al suo Melma rosa (Sur, pp. 234, euro 16) la sbrigativa etichetta di fiction speculativa o fantascientifica. Vincitore nel 2021 di un...