Catherine Spaak nel 2001 – Cosima Scavolini/LaPresse
Visioni
Catherine Spaak, discreta e autentica nel suo «Harem»
Lutti L'esperienza televisiva nello storico talk show di Rai3 ideato da lei, le qualità e la storia di un'intervistatrice empatica
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 19 aprile 2022
Era la seconda metà degli anni Ottanta, il 1988 per la precisione. La televisione di allora, soprattutto quella commerciale di Silvio Berlusconi, aveva sdoganato da un po’ rutilanti programmi come Drive in e Colpo Grosso dove, accanto a molti comici, comparivano procaci signorine in succintissimi costumi pieni di colori e paillettes che mettevano in evidenza seni ipertrofici, grandi sederi, sorrisi ammiccanti, poderose cosce issate su trampoli, mossette, il tutto per la gioia di quel gusto maschile che guarda prima alla carne e alle curve e poi, forse, al cervello. Era la tivù del riflusso con le Ragazze fast food, le...