Alias Domenica

Cattaneo, avanguardie milanesi in camera oscura

Cattaneo, avanguardie milanesi in camera oscuraSulla stessa striscia di negativo un autoritratto di Enrico Cattaneo e un ritratto di Lucio Fontana, 1967

Un ricordo del fotografo Enrico Cattaneo, scomparso lo scorso 5 luglio Ha documentato preziosamente, con occhio critico, la scena dell’arte, a partire dalla metà degli anni cinquanta. Cominciò sotto la spinta di Ferroni e degli altri «realisti esistenziali»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 luglio 2019
«Le mie fotografie all’epoca», diceva Enrico Cattaneo – nato a Milano nel 1933, scomparso lo scorso 5 luglio – in un’intervista del 2016, «non erano granché, ma adesso non puoi fare la storia dell’arte senza le mie fotografie». Non era un giudizio di qualità, questo, ma un appunto sul ritorno di interesse sul suo sessantennale lavoro di documentarista nel mondo dell’arte. Si deve all’occhio acuto e mai invadente di Cattaneo, infatti, la narrazione visiva più partecipe di molti dei fatti artistici accaduti in Italia fra la metà degli anni cinquanta e i cinque decenni successivi. Una passione nata quasi per...

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