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Cavallerizza e via Asti, la vera questione aperta a Torino
Legalità e legalismo L’establishment invoca «tolleranza zero» contro gli occupanti. Ma il bene pubblico si tutela salvando edifici così importanti dalla speculazione
Il cortile della Cavallerizza occupata a Torino
Legalità e legalismo L’establishment invoca «tolleranza zero» contro gli occupanti. Ma il bene pubblico si tutela salvando edifici così importanti dalla speculazione
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 10 maggio 2015
Una dimenticata norma della Costituzione, l’articolo 8, prevede che la Repubblica «tutela il patrimonio storico e artistico». Per dare effettività a questa norma alcuni giovani hanno occupato due storici monumenti torinesi (il complesso della Cavallerizza, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, e la caserma di via Asti, luogo di tortura di antifascisti e partigiani) per i quali si profila un futuro di speculazione e, nell’attesa, un crescente degrado. In via Asti la tutela si coniuga con la sua restituzione alla città anche attraverso una destinazione sociale (apertura di aule studio e di una mensa popolare e riqualificazione per far fronte a un...