Alias Domenica

Cavalletti, L’Io che non conosce proprietà privata

Cavalletti, L’Io che non conosce proprietà privataRené Magritte, «Il doppio segreto», 1927

Il doppio nell'uno In un saggio titolato «L’immemorabile», Andrea Cavalletti intravede una strada alternativa a quella segnata dal gesto cartesiano, in grado di rispettare l’altro che è in noi, la scissione da cui proveniamo

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 24 gennaio 2021
Anche quando ci troviamo in uno stato di estrema solitudine, scriveva Hannah Arendt, gli esseri umani mantengono la capacità di «parlare con se stessi» e di scoprirsi, perciò, come un «due-in-uno», un essere al plurale che conserva la presenza dell’alterità anche nei recessi più intimi della coscienza. In un simile isolamento, tuttavia, rischiamo di perderci nella duplicità, di sdoppiarci senza più riuscire a recuperare noi stessi. «Il problema della solitudine», infatti, è che il «due-in-uno ha bisogno degli altri per ridiventare uno», dato che «per la conferma della mia identità io dipendo interamente dagli altri». Mettersi alla prova in un...

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