Visioni
C’è del marcio a Washington. Riparte negli Usa House of Cards
Serial Prodotti da David Fincher per Netflix, e con un cinico Kevin Spacey, i quattordici nuovi episodi scavano ancor più nel sottobosco della politica, così ricco di intrighi da mettere in imbarazzo Machiavelli
Kevin Spacey
Serial Prodotti da David Fincher per Netflix, e con un cinico Kevin Spacey, i quattordici nuovi episodi scavano ancor più nel sottobosco della politica, così ricco di intrighi da mettere in imbarazzo Machiavelli
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 26 febbraio 2014
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
«Questo non è sport mia cara. È politica», dice mellifluo il senatore romano Kiefer Sutherland dagli spalti del circo in cui un gruppo di schiavi incatenati sta per essere massacrato dai legionari. Dal peplum di Pompei, alla Washington di oggi, in House of Cards la politica è elevata a sport. E uno sport che più sanguinario di così non si può. Nella seconda stagione della serie prodotta da David Fincher per Netflix, arrivata in rete il giorno di San Valentino (!) e immediatamente divorata nella sua interezza (14 episodi) da migliaia di fan, il sangue inizia a scorrere a partire...