Italia

«C’è il rischio tortura». Yaeesh resta in Italia

Solidarietà ad Anan Yaeesh in un corteo a Roma Ansa/Giuseppe Lami

Italia/Palestina La decisione della Corte d'appello dell'Aquila. I giudici sconfessano Nordio, ma resta in piedi l’inchiesta per terrorismo

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 14 marzo 2024
Non ci sono le condizioni per estradare Anan Yaeesh in Israele perché «vi è motivo di ritenere» che lì «possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani o degradanti». Lo dice la Corte d’appello dell’Aquila, che ha sostanzialmente accolto in pieno le ragioni dell’istanza presentata dall’avvocato del 37enne palestinese, Flavio Rossi Albertini. Per i giudici, dunque, non esistono «le condizioni per una sentenza favorevole all’estradizione in quanto il detenuto è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta di estradizione nell’ambito di un procedimento promosso dalla Procura dell’Aquila» perterrorismo. Inoltre c’è c’è la possibilità che venga sottoposto a...

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