Economia

C’è sempre meno «forza lavoro»: ecco perché cala la disoccupazione

C’è sempre meno «forza lavoro»: ecco perché cala la disoccupazioneGiovani in cerca di lavoro

Istat Ad agosto quasi completa stagnazione, ma cala il "denominatore". Boom degli inattivi: in un mese ben 59mila ragazzi hanno smesso di cercare un posto

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 1 ottobre 2019
Ormai è una costante, «un trend consolidato», in termini statistici. Ogni mese che passa l’Istat certifica un calo – seppur minimo – della disoccupazione. Ma non c’è – quasi – niente da festeggiare. Perché quel dato è ingannevole e figlio della riduzione della «forza lavoro», il denominatore della frazione da cui si ricava il tasso di disoccupazione. Un calo della forza lavoro che ad agosto è stato pari a circa 90 mila unità rispetto a luglio, figlio dell’aumento dei cosiddetti «inattivi» e un aumento dei pensionati. La controprova sta nel fatto che la variazione del tasso di occupazione tra i...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi