Internazionale
C’è una «Guantanamo» neofascista in Ucraina
Veleni sul voto L'ex agente segreto Prozonov svela l'esistenza di prigioni speciali gestite dal battaglione Azov presso il fronte del Donbass. E sulle presidenziali di domenica prossima si sbilancia: «Vince Poroshenko, è troppo esperto di frodi»
Nazkorps in piazza a Kiev, il 23 marzo scorso – Afp
Veleni sul voto L'ex agente segreto Prozonov svela l'esistenza di prigioni speciali gestite dal battaglione Azov presso il fronte del Donbass. E sulle presidenziali di domenica prossima si sbilancia: «Vince Poroshenko, è troppo esperto di frodi»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 marzo 2019
In Ucraina ci sarebbe una vera e propria Guantanamo gestita da neofascisti non lontano dal fronte del Donbass dove dal 2014 si combatte la guerra tra Ucraina e le milizie delle autoproclamate repubbliche. A svelarlo ieri in una conferenza stampa a Mosca l’ex funzionario dei servizi segreti ucraini dal 1999 al 2018, Vasily Prozorov, ora disertore. Secondo Prozonov all’interno dell’aeroporto dalla città di Maryupol, nel Donbass controllato dal governo Poroshenko, sarebbe attiva una prigione segreta dove sarebbero stati torturati e uccisi molti combattenti nemici. Nel gergo dell’intelligence ucraina queste prigioni sono denominate «biblioteche» e i prigionieri «libri». Secondo Prozorov «sono...