Bruno Ceccobelli, "San Sebastiano", 1986, pennelli e tempere su cassa, collezione dell'artista
Alias Domenica
Ceccobelli, tra Schwitters e i primitivi umbri
A Todi Bruno Ceccobelli: l’ex ragazzo di Roma San Lorenzo presenta un "corpus" omogeneo che dice tutta la forza «abrupta» e tellurica del suo linguaggio giovanile, la potenza frontale e magica della sua pitto-scultura, da leggere oltre la "vulgata" contemporaneista
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 19 maggio 2024
Fra i ragazzi di Roma San Lorenzo, Bruno Ceccobelli subito si distinse, all’inizio degli anni ottanta, per il portato magico ed esoterico della sua pitto-scultura. Non erano tanto le determinazioni iconologiche da lui imposte pescando in una ricca congerie di tradizioni, occidentali e orientali, a convincere, quanto la messa in opera plastica, meglio architettonica, che bruciava tutto quello nell’improvviso frontale, nel compatto gravare polimaterico, nella potenza icastica – mai come qui cade bene la parola abusata. Chi si provi nel vedere, subito dopo la mostra di Ceccobelli a Todi, Palazzo del Vignola, quella del Maestro di San Francesco a Perugia,...