Visioni

Cécile Mc Lorin Salvant, se il jazz è un canto libero nella notte

Cécile Mc Lorin Salvant, se il jazz è un canto libero nella notteCécile Mc Lorin Salvant

Musica Passato e presente, nostalgia e desiderio in «Ghost Song», l’album dell’artista americana in uscita oggi. «Cerco sempre territori inesplorati ma per questo disco ho utilizzato altre modalità. L’inquietudine ispira il mio modo di comporre»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 marzo 2022
È una delle voci più belle emerse nell’ultima decade dalla scena del jazz vocale. Per definirla sono stati scomodati paragoni ingombranti come Ella Fitzgerald e Sarah Vaughan, per la capacità di trattare con leggerezza e con tecnica eccelsa pezzi lontani fra loro ma di grande complessità. Di suo ci mette classe interpretativa, qualità che non sempre va a braccetto con il talento. Confinare però il cammino di Cécile Mc Lorin Salvant in un solo ambito sarebbe riduttivo: ne è esempio calzante il nuovo album – sesto di una serie inaugurata nel 2010 e primo registrato per i tipi della Nonesuch...

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