Visioni
Cecilia Mangini, il mondo dentro al fotogramma
Cinema Addio alla regista, fotografa, sceneggiatrice, è stata la prima donna a realizzare documentari in Italia. Gli universi femminili, il sud e le periferie romane, la collaborazione con Pasolini, la storia del fascismo, la censura
Cinema Addio alla regista, fotografa, sceneggiatrice, è stata la prima donna a realizzare documentari in Italia. Gli universi femminili, il sud e le periferie romane, la collaborazione con Pasolini, la storia del fascismo, la censura
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 23 gennaio 2021
Cecilia Mangini negli ultimi anni era una presenza costante, un riferimento intellettuale e di pensiero, qualcuno a cui rivolgersi per chiedere del mondo, del presente, della storia d’Italia, del comunismo – lei che si definiva «comunista eretica». E per parlare di cinema, naturalmente, delle immagini che erano state – e lo erano ancora – il centro della sua vita, strumento politico e poetico in quel confronto con la realtà alla quale non si era mai arresa. Fossero film o fotografie la «sfida» era sempre lì, prioritaria e senza demagogia. FORSE è per questo che la sua opera riesce a esprimere...