Alias Domenica
Celan scelse la sua voce: Moshe Kahn lo ripagò
Classici del Novecento «Poesie», edizione rivista e integrata con Vittorio Tamaro, da L’orma
Anselm Kiefer, «Per Paul Celan», 1989
Classici del Novecento «Poesie», edizione rivista e integrata con Vittorio Tamaro, da L’orma
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 7 luglio 2024
Nel febbraio del 1970, due mesi prima di togliersi la vita, Paul Celan contattò il ventottenne Moshe Kahn, poeta anche lui, oltre che direttore del Goethe-Institut di Firenze, e gli disse che sarebbe stato lui il suo traduttore ufficiale in italiano, giungendo a questa decisione dopo un tortuoso viavai di interlocuzioni, titubanze, dietrofront. Da venticinque anni, Celan traduceva a sua volta con ritmo serrato, facendo la spola tra gli autori più importanti del canone occidentale: Shakespeare, Mandel’štam, Esenin, Blok, Valéry, Benn, Ungaretti, Char, Rimbaud, Apollinaire, Pessoa. Attentissimo al testo straniero, possedeva una sensibilità prensile e sismografica per la sua fisionomia,...