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Cellini, fra i lanzichenecchi come D’Artagnan

Cellini, fra i lanzichenecchi come D’ArtagnanBenvenuto Cellini, "Levriero Saluki", 1545-’46, Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Nati sotto Saturno / Manierismo fiorentino: Benvenuto Cellini Rissoso, tracotante, durante il Sacco (1527) Benvenuto aveva già alle spalle un bel po’ di episodi violenti. La Vita, monumento cartaceo di sé stesso, è stata amata nel Novecento da insospettabili lettori

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 agosto 2021
Benvenuto Cellini, “Autoritratto”, 1540-43?, Torino, Biblioteca Reale   Almeno fino alla metà del Novecento, insospettabili uomini di cultura si sono appassionati come ragazzi a leggere la Vita di Benvenuto Cellini, l’autobiografia stesa tra il 1558 e il 1562 circa, quando, ormai maturo (era nato nel 1500), l’orafo scultore, divorato da un’indole saturnina che lo tormentava, era riuscito a fabbricare almeno il monumento cartaceo di sé stesso. La Vita, rimasta inedita, sarebbe stata pubblicata solo nel 1728 per conoscere nell’Ottocento e nella prima metà del Novecento grande fortuna europea, amplificata dal precoce interesse tributatole da Goethe. Tra i tanti, un lettore...

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