Economia
Centri antiviolenza sulle donne D.i.Re: «Il reddito di libertà è un’operazione di facciata»
Il caso Un altro caso di sussidio condizionato nel Welfare iniquo all'italiana. La denuncia: "Solo 625 donne beneficeranno di 400 euro all'anno una tantum su 50 mila nei 302 centri antiviolenza censiti dall'Istat"
Una manifestazione del movimento femminista "Non una di meno" contro la violenza sulle donne – LaPresse
Il caso Un altro caso di sussidio condizionato nel Welfare iniquo all'italiana. La denuncia: "Solo 625 donne beneficeranno di 400 euro all'anno una tantum su 50 mila nei 302 centri antiviolenza censiti dall'Istat"
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 12 novembre 2021
È stata approvata la circolare Inps che definisce i requisiti e le modalità per accedere al cosiddetto «reddito di libertà», un contributo alle donne vittime di violenza. È una nuova misura condizionata, tipica del Welfare arlecchino all’italiana, riconosciuta dall’Inps per un massimo 400 euro mensili in un’unica soluzione per massimo dodici mesi,per di più calcolata sulla base delle risorse assegnate a ciascuna regione o provincia autonoma. Lo stanziamento complessivo è 3 milioni di euro all’anno. Pr Mariangela Zanni, consigliera nazionale D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) del Veneto: «Se si considerano i 3 milioni di euro del Piano nazionale...