Visioni
Cercando bellezza nei corpi che attraversano la scena
A teatro Un flusso di energia ininterrotta, si rinnova l’incanto con «Dance» di Lucinda Childs su musica di Glass. La ricerca e non la copia è il segno distintivo nel lavoro del coreografo Alessandro Sciarroni a Biennale danza che chiude stasera
Una scena da «Folks» – foto di Andrea Macchia
A teatro Un flusso di energia ininterrotta, si rinnova l’incanto con «Dance» di Lucinda Childs su musica di Glass. La ricerca e non la copia è il segno distintivo nel lavoro del coreografo Alessandro Sciarroni a Biennale danza che chiude stasera
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 luglio 2017
Francesca PedroniVENEZIA
La bellezza della semplicità. Scegliere un passo base, studiarlo, svilupparlo in miriadi di variazioni, lasciare che trasporti in un flusso di energia ininterrotta la linea del moto nello spazio, corpi in bianco che attraversano la scena in dinamiche slanciate, partite chissà da dove, fuori dalle quinte, per proseguire verso l’infinito. Rotazioni delle braccia, mezzi giri, giri completi, salti, linee diritte che poi diventano diagonali, intrecci, corse e camminate parallele e frontali; danzatori in carne ed ossa e danzatori virtuali, proiettati in trasparenza sulla scena. È l’incanto che si rinnova in Dance, capolavoro di Lucinda Childs su musica di Philip Glass...