Lavoro
«Certezza sulle leggi o Fiat finisce qua»
Ultimatum Marchionne: «I diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Se però continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo». Sullo stabilimento del Ducato, dove la presidente della Camera Boldrini non è voluta andare. «Gli ultimi investimenti ad Atessa, ma dopo la sentenza della Consulta il resto è congelato». Però apre alla Fiom
l'Ad Fiat Sergio Marchionne
Ultimatum Marchionne: «I diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Se però continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo». Sullo stabilimento del Ducato, dove la presidente della Camera Boldrini non è voluta andare. «Gli ultimi investimenti ad Atessa, ma dopo la sentenza della Consulta il resto è congelato». Però apre alla Fiom
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 10 luglio 2013
Antonio SciottoROMA
«La sentenza della Consulta aggiunge incertezze: senza regole certe, quello della Sevel è l’ultimo investimento della Fiat». Parla più che chiaro l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, davanti alla platea degli operai dello stabilimento di Atessa, dove il gruppo torinese realizza i furgoni Ducato. Quello stesso impianto dove aveva invitato la presidente della Camera Laura Boldrini, ricevendo un netto rifiuto: uno solo dei numerosi schiaffi dell’ultima settimana. Prima c’era stata la sentenza della Corte costituzionale, appunto, che aveva cancellato parte dell’articolo 19 dello Statuto dei lavoratori, riammettendo le Rsa Fiom nelle fabbriche. Subito dopo, Boldrini aveva ricevuto una delegazione delle...