Politica
Cgil, addio alla cinghia
Il sindacato Per la maggiore organizzazione dei lavoratori è una botta: puntava su un miglior risultato di Cuperlo. Camusso: «Renzi ci rispetti». E nel 2014 c’è il Congresso. Carla Cantone (Spi) e Pantaleo (Flc): «Il Pd ci risponda sui temi sociali»
Matteo Renzi alla Leopolda – Aleandro Biagianti
Il sindacato Per la maggiore organizzazione dei lavoratori è una botta: puntava su un miglior risultato di Cuperlo. Camusso: «Renzi ci rispetti». E nel 2014 c’è il Congresso. Carla Cantone (Spi) e Pantaleo (Flc): «Il Pd ci risponda sui temi sociali»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 10 dicembre 2013
Di simbologie se ne possono trovare quante se ne vogliono: la più eloquente è sicuramente la consegna dello scettro del Pd da Guglielmo Epifani – predecessore di Susanna Camusso – al nuovo che avanza, Renzi. Dentro la Cgil brucia la disfatta del cavallo su cui praticamente tutto il sindacato (perlomeno quello che vota Pd, e soprattutto ai piani alti) aveva puntato: il buon Gianni Cuperlo. Che se nessuno forse aveva la speranza di condurre alla vittoria, nei corridoi di Corso d’Italia si confidava però di spingere almeno un po’ più in alto. E invece nulla: ha vinto la «bestia nera»...